Chiedono uguali diritti
Si rivolgono con un appello al vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri per denunciare la “drammatica questione della mancata tutela dei diritti minimi contrattuali (malattia ed infortunio) che il nostro contratto di lavoro rappresentato dall’ACN per la medicina generale non riesce a coprire se non con una polizza sanitaria privata”.
I medici convenzionati del 118 protesteranno lunedì prossimo, 16 novembre, davanti alla sede dell’Assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo, a Pescara.

“Nonostante le ripetute proposte di sanatoria avanzate alle singole amministrazioni regionali sull’intero territorio nazionale, non si riesce a far produrre una norma transitoria (già utilizzata fino a 15 anni fa) per ‘sanare’ la posizione contrattuale e farci transitare all’interno della dirigenza medica”, dicono i medici.
“L’enorme carico di lavoro attuale e la preoccupazione per le nostre tutele in caso di contagio, non ci permettono di affrontare con serenità e determinazione l’attuale battaglia sanitaria”, dicono i medici.
“Siamo totalmente disponibili ad espletare le nostre funzioni all’interno dei DEA, per essere ancora più protagonisti nella lotta al SARS-Cov 2 e provvedere all’accudimento e alla cura dei pazienti Covid al fianco dei Colleghi dirigenti ospedalieri”, conclude il portavoce dei medici convenzionati 118 d’Abruzzo, Giuliana Gualtieri al Tgmax.