Era stato parlamentare nella XII e XIII legislatura

E’ morto Giovanni Pace, 85 anni, ex presidente della Regione Abruzzo. Pace si è spento oggi pomeriggio nella sua città, Chieti.
Pace era malato da tempo. L’ultimo suo post su Facebook è del 20 aprile scorso.
A Chieti è stata allestita la Camera ardente nella sala del Consiglio provinciale in Corso Marrucino.
I funerali si svolgeranno lunedi, 21 maggio, alle ore 16 nella cattedrale di San Giustino.
Il cordoglio dell’on. Fabrizio Di Stefano: “Se ne va una delle figure più belle della politica abruzzese; un uomo che ha fatto della coerenza e dell’onestà il proprio tratto distintivo, come distintiva era la sua grande eleganza e la sua signorilità, tratti, questi ultimi, davvero rari nella politica italiana” lo ha dichiarato in una nota Fabrizio Di Stefano a seguito della notizia della scomparsa dell’On. Giovanni Pace, ex parlamentare ed ex presidente della Regione Abruzzo. “Un uomo che ha guidato per cinque anni la Regione Abruzzo come pochi altri hanno saputo fare” ha continuato Di Stefano “E da Parlamentare è stato determinante per sostenere e portare avanti un’enorme mole di finanziamenti per combattere il dissesto idrogeologico della collina di Chieti. Ma io piango soprattutto l’amico e il padre politico con cui ho avuto l’onore di condividere cinque anni in Consiglio Regionale, a fianco di un grande Presidente che mi ha dato molti insegnamenti non solo politici ma anche umani”.
Biografia ufficiale: Giovanni Pace è un politico abruzzese di Alleanza Nazionale. E’ stato parlamentare della Repubblica nella dodicesima e nella tredicesima legislatura. Nell’aprile del 2000 è stato candidato alla presidenza della regione Abruzzo per la C.d.L. ed è risultato il primo presidente della regione abruzzese eletto direttamente.
E’ nato il 18 novembre del 1933 a Chieti, dove risiede, è coniugato ed ha tre figli. Dopo la Laurea in Economia e Commercio si è dedicato alla libera professione di dottore commercialista.
Consigliere nel Comune di Chieti dal 1960 al 1975.
La sua prima elezione a deputato è avvenuta nel 1994, nelle fila di Alleanza Nazionale. La riconferma nel 1996 lo ha visto candidato dell’intero centro-destra. Le candidature sono state espresse sempre nel collegio elettorale uninominale di Chieti.
Come parlamentare, ha ricoperto l’incarico di vice-presidente della VI Commissione Permanente Finanze, organo all’interno del quale ha firmato alcune leggi sulle problematiche fiscali e sugli Enti locali. Nell’ambito della stessa Commissione parlamentare ha anche svolto le funzioni di segretario.
É stato altresì Presidente della Commissione per la vigilanza sulla Cassa Depositi e Prestiti sia in dodicesima che in tredicesima legislatura.
Tra gli incarichi parlamentari ottenuti si ricordano quelli di componente della Commissione di Vigilanza sull’anagrafe tributaria e componente della Commissione Consultiva in materia di riforma fiscale.
Eletto Presidente della regione Abruzzo si è dimesso da parlamentare. Ha condotto il governo regionale per la intera legislatura, alla conclusione della quale è stato ricandidato dalla C.d.L. nell’aprile del 2005, ma la coalizione di centro-destra è risultata soccombente.
Da presidente ha impegnato il governo della regione sui problemi: del riequilibrio territoriale, realizzando, tra le altre cose, infrastrutture. Il suo governo regionale è stato molto attento alla difesa del territorio dal dissesto idrogeologico, alla difesa della costa, e alla creazione di un’efficiente struttura di prevenzione del rischio incendi. La regione Abruzzo fino al 2000 era particolarmente soggetta al fenomeno degli incendi, rischio che è stato notevolmente ridimensionato, quasi azzerato, nella regione verde d’Europa, con ben tre parchi nazionali ed uno regionale. Ciò ha favorito lo sviluppo del turismo. Molta attenzione al problema della occupazione, del rafforzamento delle strutture universitarie e di ricerca.
Da consigliere regionale ha assunto la leadership dell’opposizione.
E’ stato Presidente del Teatro Stabile Abruzzese, carica per la quale ha rinunciato agli emolumenti previsti per legge.