L’autopsia eseguita sul corpo del ventenne trovato morto mercoledì nella sua cella del carcere di Castrogno, a Teramo, conferma che il decesso è avvenuto per asfissia.
L’esame autoptico confermerebbe l’ipotesi del suicidio, mentre è esclusa la presenza di contusioni o ecchimosi.
Ad eseguire l’autopsia, che si è conclusa nel pomeriggio di ieri, è stato l’anatomopatologo Giuseppe Sciarra, su incarico del magistrato Monia Di Marco. Presente anche il consulente di parte nominato dalla famiglia del giovane. Il ragazzo è stato trovato impiccato all’inferriata della cella dall’agente di custodia deputato al controllo dei detenuti.
Quello di Patrick Guarnieri è il terzo suicidio in un anno e il secondo nel giro di un mese e mezzo a Castrogno.
La vicenda, infatti, sta facendo discutere.
Ieri il deputato Giulio Sottanelli (Azione) ha effettuato una visita ispettiva, annunciando poi un esposto alla Procura contro il Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria), per le condizioni in cui lavora il personale di custodia.
“Sono scioccato, rispetto all’ultima interrogazione presentata al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, la situazione è addirittura peggiorata”, ha detto Sottanelli.
“Il mio impegno – prosegue – sarà di segnalare questa situazione agli organi competenti e, da un punto di vista politico, interrogare nuovamente il ministro Nordio a cui chiederò l’invio di ispettori. Il ministro dovrà rispondere delle gravi mancanze di controllo che, al contrario di quanto affermato nelle sue risposte ai miei precedenti atti, questo Governo sta dimostrando nei confronti di questo istituto penitenziario e, leggendo i dati nazionali, di tutti gli istituti nazionali”.