Incaricati i periti

A due settimane dall’incidente mortale in Sevel, è iniziata la perizia tecnica nella fabbrica del Ducato, ad Atessa (Chieti).
I periti, l’ingegnere Rodolfo Fugger e il dottor Alfredo Ripanucci di Roma, hanno ricevuto l’incarico dal pm di Lanciano, quindi si sono recati in Val di Sangro: il 3 gennaio scorso, nel reparto della Lastratura, perse la vita Cristian Terilli, 29 anni, manutentore di Pignataro Interamna (Frosinone), che lavorava da esterno, come dipendente della Sinergia.
La sua azienda stava realizzando, in sub appalto dalla Comau di Fca, la manutenzione delle linee robotizzate di produzione.
I due consulenti del pubblico ministero dovranno accertare cause e modalità che hanno portato al crollo improvviso e letale per il manutentore, del castelletto di traslazione, una parte dell’impianto che Terilli stava controllando e che gli ha schiacciato la schiena.
Ai rilievi tecnici nella Ute 1 della Lastratura, area posta sotto sequestro subito dopo l’incidente mortale, partecipano anche i periti di parte nominati dalle sei persone indagate, accusate di cooperazione di delitto colposo e omicidio colposo, che ricoprono incarichi di responsabili legali e di sicurezza delle tre aziende implicate, ovvero la committente Sevel, Comau Gruppo Fca di Torino, vincitrice dell’appalto di manutenzione, e in sub appalto la Sinergia.
L’area sequestrata in Sevel dalla procura di Lanciano interessa una parte importante della produzione, che non ha ripreso il lavoro dopo la lunga pausa natalizia. Sono 700, infatti, gli operai posti in cassa integrazione ordinaria, fino a domenica 19 gennaio, nei reparti di Lastratura, Verniciatura e Montaggio. La produzione dei furgoni è scesa da 1.200 a 900 veicoli al giorno.