
Il pm dell’Aquila Fabio Picuti ha chiesto l’archiviazione per tutti gli otto indagati dalle accuse di abuso d’ufficio e falso nell’ambito dell’inchiesta relativa a uno dei due filoni sull’iter e sulla scelta della nomina dell’ex rettore dell’Università di Teramo, Mauro Mattioli, alla direzione generale dell’Istituto Zooprofilattico “Caporale”.
La vicenda vede tra gli indagati il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso.
Secondo l’accusa, nei passaggi burocratici e di merito che hanno portato alla nomina non ci sarebbe stata univocità di giudizio sui requisiti in possesso di Mattioli.
Sul secondo fascicolo sull’Izs, sempre curato da Picuti, innescato dalla denuncia di un alto dirigente del ministero della Salute che faceva parte della commissione incaricata di selezionare il direttore, era stata già presentata al gip del tribunale del capoluogo una richiesta di far cadere le accuse.
Si tratta della prima istanza di archiviazione nei vari procedimenti, 11, in cui è indagato il governatore dell’Abruzzo.
“Mi viene attribuita una responsabilità fascicolata pari a quella che io potrei avere per la congiuntivite del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Non vedo l’ora di poter parlare in qualche sede di quel fascicolo e ci voglio andare prima della mia laurea in Giurisprudenza, che ci sarà, spero, a dicembre”, commentava D’Alfonso appena ieri, rispondendo ai cronisti a margine di un incontro all’Aquila in merito all’indagine della procura aquilana.