Fausto e Marina erano sposati dal 2006

Per gli inquirenti sarà una ricostruzione difficoltosa quella che stanno portando avanti per far luce sul gesto compiuto da Fausto Filippone, l’uomo di 49 anni che ieri sera si è ucciso gettandosi dal viadotto Alento sulla A 14, a Francavilla al Mare (Chieti), dopo estenuanti trattative con le forze dell’ordine. Intorno alle 13 l’uomo aveva fatto precipitare dallo stesso viadotto la figlia Ludovica di 10 anni.
E’ quanto emerso dalla conferenza stampa tenuta questa mattina, a Chieti, dal questore Francesco Palumbo e dal dirigente della Squadra Mobile, Miriam D’Anastasio.

Sui corpi di Filippone, della figlia e della moglie Marina Angrilli, insegnante di lettere al liceo scientifico di Pescara, la procura di Chieti ha disposto che vengano effettuate le autopsie.
Gli inquirenti stanno cercando di appurare anche se la morte della Angrilli sia da attribuire ad un gesto compiuto dal marito poche ore prima di gettare la figlia dal viadotto.
La donna è morta in ospedale, dopo essere caduta da una finestra di un appartamento al terzo piano a Chieti Scalo: vi si era recata, la mattina di domenica 20 maggio, insieme al marito per un sopralluogo con l’intenzione di affittarlo agli studenti. Il questore Palumbo ha smentito la notizia trapelata secondo cui da una tasca di Filippone sia caduto un foglio recante dei nomi. In realtà quel foglio era di un appartenente delle forze dell’ordine.
“Mia sorella Marina era regolarmente sposata con rito civile con Fausto Filippone. Mia nipote Ludovica era figlia legittima della coppia. Una famiglia normalissima, sana e di buoni principi!”, fa sapere in una nota diffusa alla stampa il fratello della donna, Francesco Angrilli, medico all’ospedale di Pescara.

Fausto Filippone, 49 anni, era uno stimato dirigente dell’azienda Brioni spa di Penne (Pescara). L’uomo era rimasto profondamente segnato dalla morte della madre, avvenuta qualche mese fa. Lo riferiscono gli amici.
Sposati dal 2006, lui reduce da un precedente matrimonio, Fausto e Marina sono descritti da chi li ha conosciuti come persone serie e riservate. Una tragedia che, per ora, non ha spiegazioni. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore di Chieti, Lucia Campo.