Caso denunciato da Fiom

“L’episodio accaduto ieri in val di Sangro alla Sevel, al di là del comportamento irresponsabile del lavoratore che con 38 di febbre ha preso un mezzo pubblico per recarsi in azienda mettendo a rischio contagio migliaia di colleghi e la stessa azienda, ha fatto emergere una falla rispetto al rigido protocollo nazionale del 14 marzo e quello ancora più sensibile del 9 aprile sottoscritto tra FCA e OO.SS.”.
A dirlo è l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Febbo, che per domani annuncia una integrazione nel protocollo anti-Covid della fabbrica del Ducato con la Asl provinciale di Chieti le organizzazioni sindacali.
Tampone per l’operaio, rintracciati passeggeri bus
“Il lavoratore – riferisce Febbo – è stato prontamente rintracciato dalla Asl di Lanciano Vasto Chieti e assoggettato a tampone e sono stati rintracciati i colleghi di viaggio (solo andata perché per il ritorno il concessionario ha garantito il rientro in isolamento) che saranno anch’essi assoggettati a tampone”.
Con il presidente della Regione Marco Marsilo, “in costante aggiornamento – specifica l’assessore – abbiamo deciso di convocare per domattina Sevel, Asl e organizzazioni sindacali per capire come attuare misure di messa in sicurezza rispetto a simili episodi, quindi studiare e determinare protocollo d’intervento ogniuna delle parti”.
Protocollo da condividere col Molise
Febbo provvederà a convocare anche l’assessore allo Sviluppo economico del Molise, “affinché – spiega – lo stesso protocollo sia recepito anche da loro, poiché molti lavoratori della Val di Sangro provengono dalla regione limitrofa”.
Appello al senso di responsabilità
“Non posso non richiamare tutti al senso di responsabilità e civico nell’affrontare questa fase di ripartenza”, conclude Febbo “indispensabile per l’economia ma che deve vederci tutti impegnati nella salvaguardia della salute personale e collettiva”.