
Il Teatro Comunale di Orsogna (Chieti) riapre domani, alle 18, alla presenza del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e del sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli, con un concerto inaugurale dell’Orchestra sinfonica dell’Istituzione sinfonica abruzzese diretta da Giordano Ferranti e accompagnata dal soprano Lorenza Grazia Scarselli.
Subito dopo il direttore artistico del teatro, Zenone Benedetto, presenterà la stagione teatrale 2017/2018, un ricco programma che porterà a Orsogna attori come Grazia Scuccimarra, Tullio Solenghi, Giobbe Covatta, Lucrezia Lante della Rovere, spettacoli di prosa di grande qualità artistica e alcune tra le migliori produzioni italiane per ragazzi.
Il teatro fu costruito nel 1790 all’interno del Palazzo municipale su progetto dell’ingegnere Taddeo Salvini, lo stesso che avrebbe poi progettato il Teatro Fenaroli di Lanciano (Chieti). Ristrutturato nell’estate del 1881, prima del terremoto che, a settembre, avrebbe distrutto buona parte del paese, fu nuovamente restaurato. Gli interventi realizzati del 1994 e 2005 lo hanno reso una struttura moderna con una capienza di 270 posti, intitolata al compositore e direttore d’orchestra orsognese Camillo De Nardis.

Negli ultimi mesi è stato chiuso per un lavoro di miglioramento sismico che ha riguardato l’intero municipio, compresi l’impianto elettrico, il palco e tutte le opere connesse grazie a un finanziamento di un milione e 332 mila euro stanziato nel 2013 dall’allora Giunta regionale guidata da Gianni Chiodi.
“Il Teatro a Orsogna rappresenta uno dei più interessanti laboratori culturali in Abruzzo – si legge nella nota dell’ufficio stampa comunale – grazie a un sapiente equilibrio tra prezzi popolari che hanno dato a tutti la possibilità di avvicinarsi agli spettacoli e una proposta di un livello qualitativo che pochi si aspetterebbero in un paese. Un risultato frutto della collaborazione tra l’Amministrazione comunale del sindaco Fabrizio Montepara, Acs Abruzzo Circuito Spettacolo eI Guardiani dell’Oca-Abruzzo Tucur Teatro”.