Casalinga, soffriva di depressione

Appartiene ad una donna del posto il corpo rinvenuto senza vita in mare, a Ortona (Chieti), oggi pomeriggio, vicino agli scogli che costeggiano pista ciclopedonale, nel litorale nord.
Non sono ancora note le cause del decesso, ma i carabinieri che indagano sull’accaduto riferiscono che A.P. 70 anni, casalinga, soffriva di depressione e faceva uso di psicofarmaci. In un primo momento si credeva che la donna avesse un’età apparente di 55/60 anni (leggi qui l’articolo)
A segnalare la presenza del corpo in acqua è stato, intorno alle 16, un passante sulla pista ciclopedonale che ha avvisato gli operai del cantiere ferroviario, a ridosso del Parco Ciavocco: sono stati loro ad allertare la Capitaneria di porto di Ortona.
I marittimi, giunti sul posto, hanno prelevato il corpo della donna dall’acqua e lo hanno adagiato a riva, al di qua della scogliera, in attesa dell’arrivo del personale della Scientifica dei carabinieri.

“La donna – riferisce al Tgmax il comandante della Compagnia carabinieri di Ortona, capitano Roberto Ragucci – indossava un piumino, un maglioncino, dei pantaloni e un paio di sneakers. Era vestita comoda, come se dovesse fare una passeggiata”.
Il cadavere è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale di Ortona. Nelle prossime ore sarà eseguita la ricognizione cadaverica, affidata dal sostituto procuratore di Chieti Giancarlo Ciani al medico legale Cristian D’Ovidio: spetterà all’anatomopatologo della Asl provinciale accertare le cause della morte.
Non si esclude nessuna ipotesi: potrebbe trattarsi di un gesto volontario oppure accidentale.
Da un primo esame sembra che la donna sia rimasta in acqua per poco più di un’ora, “certamente per meno di due ore” conclude il capitano.