Chieti, 27 ottobre 2016 – È stata rinviata al prossimo 22 dicembre, per consentire l’acquisizione di une consulenza di parte prodotta dalla difesa di Autostrade per l’Italia, l’udienza preliminare svoltasi davanti al gup del Tribunale di Chieti Luca De Ninis nel procedimento per omicidio colposo per la morte di Emanuela Morosini, di 39 anni, e della figlia Vittoria (10). L’incidente stradale nel quale persero la vita avvenne il 31 maggio del 2014. L’auto sulla quale le due donne viaggiavano, una Volkswagen Golf, condotta da Angelo Aristone, 42 anni, compagno della donna e padre della bambina, all’altezza del viadotto Riccio I lungo l’autostrada A/14 tra Francavilla al Mare e Ortona, probabilmente a causa della velocità e del fondo stradale bagnato, dopo aver urtato per due volte il new jersey spartitraffico ed essere andata in testa coda, sfondò un guardrail e precipitò per una sessantina di metri nel vuoto. Nell’impatto morirono sul colpo mamma e figlia. Nel procedimento sono imputati sia Aristone, accusato di omicidio colposo, sia Gianni Marrone, 54 anni, direttore del settimo Tronco Autostrade per l’Italia, che deve rispondere in concorso dell’omicidio colposo, a causa delle condizioni del guardail che, secondo l’accusa, non era norma e a causa della sua insufficiente resistenza a contenere ed assorbire l’urto della Golf, così da evitare che l’auto precipitasse nel vuoto.
Nel video il servizio del Tgmax del 3 giugno 2014[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=qMqWrhZ9V0M[/youtube]
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