
Per questioni burocratiche, legate alla residenza, non può usufruire dell’esenzione per la mensa scolastica ma la situazione viene risolta grazie ad un accordo tra i Comuni di Pescara e Montesilvano (Pescara). La storia riguarda una bambina disabile di Montesilvano.
Per due anni scolastici, il 2014-2015 e il 2015-2016, non paga la mensa, ma per il 2016-2017 le sono arrivati due bollettini, per un totale di 466 euro, in cui si chiede il saldo dei pasti fruiti.
La bambina è di Montesilvano ma è iscritta in una scuola di Pescara. A raccontare la sua storia è il consigliere comunale pescarese Massimiliano Di Pillo (M5s) che chiede ai due Comuni di risolvere questa “incresciosa situazione”.
Dopo i primi problemi legati alla residenza, la questione è stata risolta grazie alla battaglia dei genitori della bimba, dell’associazione Carrozzine Determinate e del Movimento 5 Stelle.
L’accordo tra i due Comuni è stato raggiunto, prevedendo, ricorda Di Pillo, “che mai più sarebbero accadute vergogne simili e che sarebbe stata rispettata la dignità di ogni disabile”.