
Ancora esami per trovare il dna degli indagati sui vestiti e sul cadavere di Renata Rapposelli, la pittrice chietina residente da tempo ad Ancona, scomparsa il 9 ottobre scorso a Giulianova (Teramo) dopo aver fatto visita al marito Giuseppe Santoleri e al figlio Simone.
I due congiunti sono sospettati dell’omicidio della donna, ritrovata morta sul greto del fiume Chienti a Tolentino (Macerata).
Andrea Laurino, pm di Ancona, ha disposto un altro accertamento medico legale che verrà eseguito il 25 gennaio all’obitorio dell’ospedale di Macerata, anche per capire le cause della morte. La procura ha avvisato i due indagati che potranno parteciparvi mediante propri consulenti.
Nell’ambito dell’inchiesta, sono state disposte varie perizie: decisive potrebbero essere quella sui dispositivi elettronici in uso ai Santoleri (12 telefonini, un pc e una pen-drive) comprendente verifiche sulle ricerche web effettuate, quelle tossicologiche e le comparazioni tra reperti di terra.