Lo scrutinio

Sette per la maggioranza di centrosinistra del neo presidente Francesco Menna, sindaco di Vasto (Chieti), e cinque per la minoranza di centrodestra. Termina così l’elezione travagliata del nuovo Consiglio provinciale di Chieti, elezione di “secondo livello” in cui a votare non sono i cittadini ma i sindaci e i consiglieri comunali in carica.
Menna, avvocato, si è imposto con 50.841 voti ponderati su Filippi Paolini (35.025) anch’egli avvocato, sindaco di Lanciano, del centrodestra.
Per amministrare la nuova Provincia, rinata per gestire parte dei fondi del Pnrr dopo l’infelice “riforma Delrio” che l’aveva malamente svuotata di competenze e personale, il presidente Menna avrà al suo fianco: Arturo Scopino (6.118 voti), sindaco di Montelapiano; Davide Caporale (5.990), consigliere comunale di Lanciano; Angelo Radica (5.417), sindaco di Tollo; Massimo Tiberini (5.091), sindaco di Casoli; Carlo Moro (4.514), sindaco di Lentella; Filippo Di Giovanni (4.411) consigliere comunale di Chieti; Sergio Furia (4.375), consigliere comunale di Lanciano.
Cinque i consiglieri eletti per la minoranza di centrodestra: Giuseppe Luciani, consigliere comunale di Lanciano, che con 7.263 voti ponderati è il consigliere più votato in assoluto; Guido Giangiacomo (5.257), consigliere comunale di Vasto; Carla Di Biase (5.190), consigliere comunale di Chieti; Stefano Costa (5.164), consigliere comunale di Chieti; Eugenio Caporrella (4.610), consigliere comunale di Lanciano.
Menna prende il posto di Mario Pupillo, ex sindaco di Lanciano del centrosinistra, che ha guidato la Provincia negli ultimi sette anni.
Scopino, attuale vice presidente, è il consigliere che ha avuto il maggior numero di voti nel centrosinistra: è stato candidato con la lista “Europa Verde” e probabilmente nella nuova amministrazione manterrà la carica attuale.

Il caos schede
Ieri in Provincia sono tornati a votare sindaci e consiglieri di 16 dei 104 Comuni della provincia di Chieti, ai quali, nelle elezioni del 18 dicembre scorso, era stata consegnata per errore una scheda elettorale non corrispondente alla popolazione numericamente rappresentata attraverso il voto ponderato. Un mero errore materiale, causato dai colori molto simili, rosso e arancione scuro, delle schede che riguardavano però fasce diverse.
Contro il decreto, che ha indetto il turno elettorale limitato ai 16 Comuni, ha presentato ricorso d’urgenza al Tar il centrodestra: i giudici amministrativi lo hanno rigettato ieri mattina, ritenendo dunque valida la votazione del 23 dicembre.
Il commento politico
“La grande affermazione bis di Francesco Menna alla presidenza della Provincia di Chieti non solo resta, ma si consolida, altrimenti non poteva essere, perché è frutto di una partecipazione consistente dei Comuni e di un importante lavoro di apertura e allargamento delle alleanze alle compagini civiche che come Pd abbiamo condotto in modo serrato negli ultimi mesi”. Lo dice il capogruppo Pd in Consiglio regionale d’Abruzzo, Silvio Paolucci, commentando il risultato elettorale alle provinciali di Chieti”.
Quanto al ricorso al Tar, presentato in via d’urgenza dal centrodestra e rigettato contro l’indizione di elezioni limitate a 16 Comuni per porre rimedio a una distribuzione errata delle schede elettorali lo scorso 18 dicembre, Paolucci aggiunge: “Non serviva il ricorso al Tar, ma bastava, come prevedibile, un po’ di ragionevolezza. Ora Menna potrà portare avanti egregiamente il percorso avviato dalla lunga consiliatura di Mario Pupillo come nuovo presidente della Provincia – riprende Paolucci – L’intesa allargata con i Comuni e le formazioni civiche è una sinergia operativa, essenziale in questa fase di ripresa per il nostro Paese, anche per convogliare le risorse del Pnrr sui territori”.
Il segretario provinciale della Lega, Luigi Leonzio, ha evidenziato che “la sentenza del Tar non entra nel merito della domanda da noi proposta – dice – ma ha solamente rinviato il giudizio di merito alla fine delle operazioni di voto poiché non ha ravvisato motivi d’urgenza. La Lega ritiene che la votazione parziale non sia stata svolta nel rispetto delle regole, visto che non c’è stata una libera scelta considerando i risultati parziali noti. Difenderemo in tutti i luoghi preposti – conclude Leonzio – il delicato momento elettorale e il rispetto delle norme a tutela dell’ente e di tutti i cittadini”.