Un incendio – resta ancora da stabilire se di natura colposa o dolosa – è divampato la scorsa notte, intorno alle 3, nel vano ascensore di Palazzo Cirulli a Ortona (Chieti). Ventisette famiglie hanno dovuto abbandonare il condominio di nove piani, in piazza Porta Caldari. Cinque persone sono state trasportate negli ospedali di Chieti e di Lanciano (Chieti) per problemi respiratori, non sono gravi, mentre una ventina sono quelle assistite e visitate sul posto.

Allertati i soccorsi, sono intervenuti i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e il 118 di Chieti, che ha coordinato l’attività sanitaria insieme a Croce rossa e associazione di Protezione civile Cnab. “Mi sono accorto del fumo alle 3.20 della notte scorsa – racconta l’avvocato Massimo Cirulli, residente nell’attico – credevo che fosse il gas lasciato aperto in cucina invece c’era fumo in tutto il palazzo”. Nella foto, si possono distinguere i sacchetti di immondizia trovati all’interno dell’ascensore e bruciati.

Oltre all’ambulanza 118 di stanza a Ortona, sono arrivate un’ambulanza da Lanciano e una da Chieti, da dove è partita anche un’auto medica. Il 118 ha gestito gli intossicati: tre sono stati trasportati all’ospedale di Lanciano, due a quello di Chieti. Le altre persone sono state accolte nella vicina sala Eden del Comune, dove è stato attivato Centro Operativo Comunale per gestire al meglio l’emergenza.

Il palazzo è agibile, per i Vigili del Fuoco non ha subito danni strutturali. L’Arta ha eseguito quattro prelievi per certificare la salubrità dell’aria, “i risultati – dice il sindaco Leo Castiglione al Tgmax – saranno pronti in 24 ore”. Nel frattempo molte famiglie hanno deciso di rientrare a casa già per questa sera, mentre altre hanno trovato ospitalità da parenti. Per una famiglia il Comune ha dispoto la sistemazione alberghiera in città.
I Vigili del fuoco sono riusciti in poco tempo a domare le fiamme che, fortunatamente, sono rimaste circoscritte al vano ascensore mentre il fumo e la fuliggine hanno invaso la tromba delle scale, entrando anche negli appartamenti. L’autorità inquirente ha posto sotto sequestro l’ascensore per le opportune indagini del caso.
AGGIORNAMENTO
Nel frattempo il Comune fa sapere che, “Valutati quindi gli elementi a disposizione – si legge nel comunicato stampa – si è deciso di far rientrare gli inquilini a partire dal tardo pomeriggio di oggi. Di questi, sette nuclei familiari hanno deciso di non rientrare questa sera nella propria abitazione, decidendo per una sistemazione provvisoria presso amici e familiari. Solo una famiglia, non avendo questa possibilità, sarà sistemata dal Comune presso un B&B di Ortona”.
«L’emergenza – conclude il sindaco Leo Castiglione – che ha colpito la nostra comunità è stata gestita con prontezza e efficienza da tutti gli operatori coinvolti che ringrazio per la professionalità e umanità dimostrate. Abbiamo condiviso tutte le scelte con i diretti interessati a partire dalle famiglie coinvolte, tenendo presente sia i risvolti sanitari che psicologici della vicenda».