
Un anno dopo la tragedia di Rigopiano, parla Giampiero Parete, l’uomo che diede l’allarme di quanto era accaduto e che chiamò i soccorsi. “Mi sento miracolato. Non sappiamo cosa abbiamo fatto noi per meritare questo, cosa dovrei fare per ripagare tutto questo bene che mi è venuto addosso”.
Il cuoco era nel resort a 4 stelle assieme alla sua famiglia, scampata alla morte sotto le macerie. “Ho vissuto l’ultimo giorno dei 29 angeli. È difficile da dimenticare, sto sempre con il pensiero a loro”, ha detto Parete all’uscita dalla chiesa di Farindola dopo la messa per commemorare le 29 vittime.
Con il suono del Silenzio si è aperta a Rigopiano alle 9.48 la cerimonia di deposizione di una corona davanti l’ingresso di quello che resta del resort. A presiedere la breve e toccante cerimonia è il vescovo della Diocesi Pescara-Penne Monsignor Tommaso Valentinetti, che nel corso della benedizione ha detto: “Il sole che splende oggi si è appannato nel cuore di tutti coloro che sono qui. Signore noi ti chiediamo di ridarci ora questo sole e la pace eterna a coloro che non sono più fra noi”.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, assieme al presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, riceverà lunedì prossimo al Quirinale i familiari delle vittime.