La notizia
Tesori nascosti a Rocca San Giovanni (Chieti), svelati dal FAI nelle Giornate di Primavera.
Palazzi pubblici e privati aperti eccezionalmente alle visite guidate nel borgo, tra i più belli d’Italia, incastonato sui colli della Costa dei trabocchi.
Il paese, strettamente legato alla vicina Fossacesia, fu fondato nell’XI secolo da Oderisio I ed ampliato da Oderisio II, entrambi abati del Monastero di San Giovanni in Venere, come forte di rifugio per i monaci.
A piazza degli Eroi, dove insiste la piccola chiesa medievale di San Matteo Apostolo, con la torre campanaria di epoca successiva, inizia il tour nel centro storico. Si comincia dalla mostra allestita nella casa municipale, realizzata dopo l’Unità d’Italia dal primo sindaco del paese Giustino Croce. All’interno una mostra permanente di opere contemporanee accoglie i visitatori, fino alla sala consiliare.
Poi la scoperta di quel che resta delle antiche mura della rocca, con il Torrione dei Filippini. Le mura risalgono ai Normanni, XI secolo; oggi sono impreziosite da installazioni contemporanee dorate, opera dello scultore camerunense Victor Fotso Nyie.
Svoltato il Torrione, appare il cartello che indica l’angolo del bacio, contro la violenza di genere. Quindi, lungo la scalinata, si entra nel cuore del borgo, alla scoperta dei vicoli che conducono il visitatore ai palazzi ottocenteschi, allineati sul Corso Garibaldi. Qualcuno più di altri ha conservato l’impianto originario mentre qualcun altro si è adattato alle trasformazioni del tempo ed è a tutt’oggi abitato e vissuto, come residenza privata o come affitta camere di lusso.
“Palazzo Tartaglia” accoglie il pubblico del FAI con un ampio androne a volte affrescate. Apparteneva ad una famiglia di pastai, con testimonianze nei documenti in bella mostra. La modernità d’autore degli anni 70/80 si mescola con arredi originali d’epoca.
Il racconto dell’economia locale passa anche attraverso la storia narrata dalle stanze dei palazzi della famiglia di Arturo Colizzi, musicista e compositore di inizio Novecento. Con la grande proprietà suddivisa tra gli eredi, che pur ne hanno conservato ampie porzioni, oltre a tovagliati, argenterie, biancherie, ceramiche e mobilio autentici. Da ammirare.
Gli interni suggestivi hanno catturato gli sguardi dei visitatori del FAI anche nei vicoli abbelliti, su pungolo dell’amministrazione comunale con l’iniziativa “adotta un vicolo”, come racconta Elvira Caporale, presidentessa della delegazione FAI di Lanciano.
Rocca San Giovanni è il borgo che non ti aspetti, da riscoprire in assolate giornate di primavera.

Il borgo, la storia
L’elegante piazza che accoglie il turista non è che un primo assaggio delle bellezze del sorprendente paese. La passeggiata sulle antiche mura e colorati vicoli abbelliti da suppellettili, antiche poltrone, fiori, fanno da cornice a inaspettati palazzi allineati sui lati dell’antico Corso. Il panorama mozzafiato sulla Costa dei Trabocchi, i secolari alberi degli antichi giardini e i profumati agrumeti sono baluardi di un paesaggio incontaminato.

La storia di Rocca San Giovanni è legata indissolubilmente a quella della Abbazia di San Giovanni in Venere di Fossacesia. Il più antico documento che cita il paese è del 1047 ed è relativo alla concessione, dell’Imperatore Enrico III, di diversi territori in favore dell’Abbazia. Il piccolo nucleo abitato era poco distante da quello attuale e in posizione arroccata sul limitare del crinale, venne trasformato in castello dall’Abbate Oderisio I, con mura difensive e una torre d’avvistamento ben visibile dall’Abbazia. Due grandi terremoti la distrussero completamente. L’attuale impianto del paese risale all’800, ad opera di Domenico Colizzi che diede il via a una nuova progettazione urbana.
I tre itinerari di Rocca San Giovanni, promosse dal FAI Delegazione di Lanciano per le Giornate di Primavera 25 e 26 marzo 2023, sono: I palazzi nel borgo, Dal borgo ai trabocchi e Il trabocco e la grotta.
I Palazzi nel borgo
L’itinerario “I Palazzi nel Borgo” si sviluppa con la visita al Palazzo Civico, il percorso lungo le mura medievali e le installazioni dell’artista camerunense Victor Fotso Nyie, e ancora le visite al Palazzo Tartaglia, titolari all’epoca di un “pastificio elettrico”, al palazzo Arturo Colizzi, alla residenza Marfisi/Benardelli con le opere del pittore/scultore lancianese Federico Spoltore, al Palazzo Rossi e al Fondaco di Palazzo Croce, sede dell’associazione Ericle D’Antonio dove sono custoditi antichi libri e manoscritti.
La durata del percorso è stimata in poco più di un’ora.
Dal borgo ai trabocchi
“Dal borgo ai trabocchi” è il secondo itinerario che guida il visitatore del FAI lungo un affascinante percorso naturalistico: si parte dal centro storico, si scende nella riserva naturale regionale Grotta delle Farfalle fino ad arrivare al mare, sulla Costa dei trabocchi, dove si potranno ammirare la mostra di acquerelli di Marco Pallini al trabocco Sasso della Cajana, il Cristo degli abissi di Vito Pancella e la Testuggine di Victor Fotso Nyie.
La durata del percorso è stimata in circa 3 ore e mezza.
Il trabocco e la grotta
“Il trabocco e la grotta” è il terzo percorso organizzato dalla Delegazione FAI di Lanciano per le Giornate di primavera a Rocca San Giovanni. L’itinerario accompagna il visitatore alla scoperta della Costa dei Trabocchi, del porticciolo di Vallevò e della Grotta delle farfalle.
La durata del percorso è stimata in circa 3 ore e mezza.