Atti persecutori

Arrestato e trasferito nella Casa circondariale di Lanciano (Chieti), su disposizione del pm Serena Rossi della Procura della Repubblica di Lanciano: C.A., 47 anni, residente a San Vito Chietino, “nonostante la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime, già impostagli – specificano i Carabinieri di Ortona – perché autore di atti persecutori“, ha continuato nella sua azione intimidatoria nei confronti della coppia, facendo aumentare l’attenzione nei suoi confronti dell’Autorità giudiziaria, dei Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Ortona e della Stazione Carabinieri di Fossacesia.
Il fatto
“Da alcuni mesi, aveva reso impossibile la vita di una giovane coppia di Rocca San Giovanni – spiegano i militari – con ripetuti messaggi, pedinamenti e appostamenti sotto casa, ai quali si erano aggiunte le minacce nei confronti del marito della donna, che, in forte stato di preoccupazione e sconforto, ha chiesto aiuto ai Carabinieri di Fossacesia”.
La Procura della Repubblica di Lanciano lo aveva sottoposto alla misura cautelare divieto di avvicinamento alle vittime, “ma l’arrestato – prosegue il Comando di Ortona – insofferente alle prescrizioni dell’Autorità Giudiziaria, ha continuato nella sua azione persecutoria pubblicando sul suo profilo Facebook riferimenti espliciti alla vittima e ai suoi familiari, con la chiara intenzione di porre in essere atti lesivi dell’incolumità fisica” dei malcapitati, “in totale spregio di quanto impostogli, giungendo finanche a postare che nulla poteva fermarlo, neppure i Carabinieri che da alcuni giorni avevano intensificato la vigilanza nei confronti delle vittime e non avevano perso di vista il persecutore”.
Inevitabile, quindi, conclude la nota dell’Arma, “è stata l’emissione del Provvedimento di arresto da parte del Tribunale di Lanciano e la sua pronta esecuzione”.