Soccorsi da ieri

Non ce l’ha fatta Alessio Carulli, 42 anni, di Arielli (Chieti): è stato recuperato senza vita il terzo speleologo coinvolto ieri nell’incidente nella Risorgiva di Roccamorice (Pescara).
Il Soccorso Alpino e Speleologico ha estratto la salma dalla grotta, non appena il livello dell’acqua ne ha permesso il recupero. Erano circa le 9.30.

L’acqua nella cavità è stata drenata dai Vigili del Fuoco, tramite delle idrovore.
L’operazione era iniziata attorno alle 16 di ieri, sabato 4 luglio.
Il corpo dello speleologo è stato trasportato lungo uno stretto sentiero, fino alla vicina strada e, quindi, consegnato alle autorità.
I due speleologi tratti in salvo, entrambi di Ancona, sono stati trasportati dal 118 all’ospedale “Spirito Santo” di Pescara.
I soccorsi di ieri
Erano in tre gli speleologi rimasti bloccati in grotta, nel territorio di Roccamorice. La cavità, in fase esplorativa, si era da subito mostrata ai soccorritori con parti strette ed allagate.
I tre erano rimasti bloccati oltre un sifone, cioè un passaggio allagato, che si è riempito a circa 70 metri dall’ingresso.
Sul posto sono intervenuti gli esperti delle Commissioni Cnsas Speleosubacquea e Disostruzione per facilitare il passaggio delle zone allagate, con la XV Zona Speleo del Cnsas coadiuvata dalla controparte Alpina. Sul posto anche i mezzi del 118 e i Vigili del fuoco.