L’accusa è di furto aggravato in concorso

Rubavano le offerte nel Santuario San Michele Arcangelo di Liscia (Chieti), ma i carabinieri si sono messi sulle loro tracce e li hanno individuati e denunciati.
L’accusa per quattro persone residenti a Gissi (Chieti) è di furto aggravato in concorso tra loro.
I denunciati hanno un’età compresa tra i 27 e 41 anni: sono ritenuti gli autori di una serie di furti ai danni del Santuario San Michele Arcangelo di Liscia perpetrati dal 2015 al 2018.
I Carabinieri della stazione di San Buono sono risaliti al quartetto analizzando le immagini del servizio di videosorveglianza del Santuario e di alcuni Comuni. A loro carico vengono addebitati sei episodi: agivano forzando la cassetta delle offerte dei fedeli, eliminando i lucchetti e incuranti delle telecamere installate per la videosorveglianza a tutela del luogo religioso.
Per compiere il furto, i ladri agivano con mezzi rudimentali: nella fessura della cassetta delle offerte introducevano un filo metallico cosparso di colla per far rimanere attaccate le banconote da asportare.
I militari della Compagnia di Vasto, con i colleghi di San Buono, hanno eseguito quattro perquisizioni domiciliari su delega del sostituto procuratore della Repubblica, Michele Pecoraro.