Comizio in piazza della Repubblica

Non si sono ancora placate le polemiche a seguito della visita a Sulmona (L’Aquila), che il leader della Lega Matteo Salvini torna in Abruzzo per una nuova tappa elettorale. Domani, mercoledì 30 gennaio, sarà a Ortona (Chieti), in piazza della Repubblica, per l’intervento previsto alle ore 21.
Sta battendo in lungo e in largo l’Abruzzo, il ministro dell’Interno che in queste ore ha chiesto di non essere processato per il caso Diciotti, dopo giorni di proclami in cui aveva sostenuto l’esatto contrario.
Salvini in una lunga lettera al “Corriere della sera” spiega di aver agito “nell’interesse pubblico” e perciò chiede che venga negata l’autorizzazione a procedere dalla giunta del Senato. “La mia vicenda giudiziaria è strettamente legata all’attività di Ministro dell’Interno e alla ferma volontà di mantenere gli impegni della campagna elettorale”, evidenzia Salvini. “Sono convinto di aver agito sempre nell’interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. E non mollo”.

“Il Senato e gli italiani devono decidere se sto facendo qualcosa che è nell’interesse del popolo italiano o no. Ci sono segnalazioni precise che sui barconi si infiltrano spacciatori, delinquenti, terroristi. In Tunisia ci sono almeno 3mila combattenti islamici. Ad ogni barcone che arriva in Italia illegalmente dirò di no. Se per qualche magistrato è sequestro di persona per me è difendere i confini del mio Paese”. Lo ha detto Matteo Salvini a “Dimartedì” su La7, in merito alla richiesta di autorizzazione a procedere sul caso Diciotti.

Interviene il premier Conte
Sulla vicenda Diciotti è stata seguita la linea politica del governo, quindi “mi assumo la piena responsabilità politica di quello che è stato fatto. Non sarò certo io a suggerire ai senatori cosa votare, saranno i senatori che giudicheranno la linea politica del governo”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, rispondendo ad una domanda sull’autorizzazione a procedere contro Salvini, aggiungendo che se avesse ritenuto illegittima la linea seguita “sarei intervenuto”.
La presa di posizione del leader della Lega causa la reazione dell’opposizione
Il Pd con Maurizio Martina attacca via twitter: “Sequestrare persone in mare o in un porto non ha nulla a che fare con l’interesse pubblico. È contro la Costituzione. Salvini gioca allo sceriffo, si sente sopra la legge, ma poi vuole lo scudo del Senato. Si difenda nel processo e non dal processo”.

Il Viminale
A bordo della Diciotti, la nave della Guardia costiera con 177 persone soccorse lo scorso agosto, c’era la possibilità che ci fossero infiltrazioni terroristiche e/o criminali: a sostenerlo funzionari del Viminale davanti ai magistrati siciliani, nell’inchiesta che vede indagato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, “anche se la ricostruzione del Tribunale dei Ministri non ne ha tenuto conto”. Lo rilevano fonti del Viminale in merito alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro.