A Rocca San Giovanni.
Ancora scarichi abusivi lungo la costa più gettonata d’Abruzzo.
A finire nel mirino dei carabinieri gruppo forestale di Lanciano (Chieti) è il terzo trabocco della stagione.
L’estate sta finendo ma i militari intensificano i controlli. I ristoranti sul mare, infatti, lavorano fino a tutto il mese di ottobre.
Sono state ancora una volta le segnalazioni a dare il via agli accertamenti, olezzi e vistosi galleggiamenti nei pressi del trabocco finito nella rete dei controlli, a Rocca San Giovanni.

La titolare dell’attività di ristorazione è stata deferita alla Procura di Lanciano per uno scarico abusivo che rischiava di compromettere il sistema fognario gestito dalla Sasi.
Durante l’attività ispettiva congiunta, i militari hanno riscontrato la non idoneità dell’impianto di pretrattamento dei reflui. In fogna, praticamente, finivano oli e grassi della cucina.
La titolare ha dimostrato subito la disponibilità a collaborare per risolvere il problema, l’indagata “rischia l’arresto da tre mesi ad un anno o l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro”.
L’impianto è apparso sottodimensionato per il lavoro a cui è chiamato.
“La non corretta gestione dei rifiuti provenienti dalle attività di ristorazione consente di massimizzare i profitti, minando i delicati equilibri ecosistemici”, commentano i Forestali, “soprattutto in una zona di particolare pregio ambientale, come la Costa dei Trabocchi, ad alta vocazione turistica”.
Gli episodi precedenti
I precedenti episodi di scarichi abusivi sono stati scoperti durante l’estate appena trascorsa, sempre dai carabinieri del gruppo forestale di Lanciano, a Fossacesia per due volte. Proprio da questa località infatti iniziarono i controlli dei militari: Sversamenti in mare, trabocchi sotto controllo e Fossacesia, sversamenti in mare dal trabocco.