La procura di Lanciano apre un fascicolo per abuso d’ufficio a carico della Sasi spa, a seguito dell’esposto presentato da una concorrente esclusa dall’avviso di selezione in corso per l’assunzione di 67 unità lavorative.
Tre ispettori del commissariato di P.S. di Lanciano si sono recati nella sede legale di località Marcianese, per vagliare la pratica relativa alla concorrente esclusa: gli inquirenti dovranno verificare se ci siano state delle irregolarità nell’iter concernente l’esclusione della candidata.
All’avviso di selezione, emanato dalla società che gestisce il servizio idrico integrato del Chietino, in 92 comuni soci, hanno risposto in 2.300 candidati. Dopo le prove scritte svolte a dicembre scorso, stanno per concludersi anche le prove orali di fronte alla commissione composta da tre professionisti e nominata dalla Spa dell’acqua.
Attorno all’avviso non sono mancate le polemiche, una lettera anonima ma soprattutto affondi di carattere politico da parte del centrodestra che ha denunciato a più riprese nei mesi scorsi, con l’ultimo in ordine di tempo il 15 gennaio di quest’anno, presunte irregolarità segnalate al difensore civico regionale, poi alla Corte di conti e alla magistratura penale.
Il presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe, ha sempre risposto dichiarando la bontà dell’operato svolto dal Cda che presiede: “Siamo tranquilli”. Al momento non ci sono indagati. Altri concorrenti esclusi hanno presentato ricorso al Tar Abruzzo.