Non c’è Settimana santa a Lanciano senza andar per sepolcri.
I tabernacoli sono aperti e vuoti, i banchi sono girati rispetto all’altare, lasciato nell’ombra.
Così i fedeli a Lanciano si raccolgono in preghiera itinerante, recandosi di chiesa in chiesa dal crepuscolo del giovedì santo alla mattina del venerdì santo, quando
Cristo è ormai morto.
La cattedrale della Madonna del Ponte ricorda che Gesù è speranza, nell’attesa della Resurrezione di Pasqua.
Nella chiesa del Suffragio, la Madonna è vestita a lutto, circondata da centinaia di lumini.
Il pellegrinaggio prosegue, risalendo corso Roma, nel Santuario del miracolo eucaristico: qui i fedeli si raccolgono in meditazione davanti alla scena con grano, uva e pane.
“Tu sei la nostra speranza”,
è il messaggio che i frati minori conventuali rivolgono al Salvatore.
Poco più avanti, nella chiesa di Santa Lucia, ad accogliere i credenti impegnati nel rito dei sepolcri è
la grande croce in legno, avvolta da un lungo drappo rosso.
L’Arciconfraternita Morte e Orazione, nella sede che è la chiesa di Santa Chiara, ha dedicato alla Madonna vestita a lutto la marcia funebre di Amedeo Vella, eseguita dall’orchestra di fiati “Pietro Marincola” di Lanciano,
“Una lacrima sulla tomba di mia madre”.
Una cascata di petali di rosa ha omaggiato Maria Addolorata per la perita del figlio crocifisso.