Sabato comitato esecutivo

Sono terminati giovedì pomeriggio i sopralluoghi dei periti nella fabbrica del Ducato, ad Atessa (Chieti), disposti dalla procura di Lanciano, ma al momento non c’è ancora notizia di dissequestro dell’area in cui, il 3 gennaio scorso, perse la vita un giovane manutentore del Frusinate.
Da quel giorno, infatti, il pm Serena Rossi, titolare del fasciolo di inchiesta per omicidio colposo, ha posto sotto sequestro la Ute1 del reparto Lastratura, dove Cristian Terilli, 29 anni da compiere, stava effettuando dei lavori di manutenzione sulla linea delle “fiancate sinistre”. Aveva già sostituito quattro dei cinque cavi da manutenere, quando all’improvviso il “castelletto di traslazione” gli è precipitato sulla schiena, schiacciandolo sotto il peso di diversi quintali.
Sabato mattina l’azienda potrebbe quindi comunicare, in sede di comitato esecutivo, il prolungamento della cassa integazione e decidere per la quarta settimana di Cigo parziale per 700 operai, gli stessi coinvolti dal 7 gennaio scorso.
La procura di Lanciano indaga per l’omicidio colposo di Terilli, dipendente di Sinergia, che ha in sub appalto la manutenzione in Sevel per conto di Comau Fca.
I due consulenti nominati dal pm avrebbero terminato il loro lavoro, con il secondo sopralluogo di ieri durato tutta la giornata. Ma non è escluso che, dopo il riavvio della produzione alla Ute1, possano tornare in fabbrica per un nuovo sopralluogo con le linee in funzione.
Per rimettere in moto l’area produttiva sequestrata, ampia circa 800 metri quadrati, con una linea lunga 85 metri e dotata di 19 robot, occorreranno alcuni giorni di lavoro.