A casa trasfertisti e interinali

Si ripercuote anche nell’indotto il calo di produzione della Sevel, ad Atessa (Chieti), che ha messo in cassa integrazione ordinaria parziale 700 operai, a seguito della morte del manutentore di Sinergia, Cristian Terilli. Anche i trasfertisti sono stati fermati nelle rispettive aziende di provenienza del gruppo Fca, fuori regione.
La Ute 1 di Lastratura, luogo dell’incidente mortale, è ancora smontata da quel tragico 3 gennaio. L’area è sotto sequestro.
La produzione dei veicoli commerciali leggeri si ferma a circa 900 unità al giorno, rispetto alle solite 1200. Una brusca frenata di quasi tre settimane, ormai, che coinvolge anche i 13 mila addetti dell’indotto della fabbrica del Ducato: le aziende automotive stanno sospendendo i contratti con gli interinali.
L’appello di sindacati, aziende e lavoratori è quindi rivolto alla magistratura inquirente a fare presto, per poter far ripartire a pieno ritmo la produzione in Val di Sangro.
Per rimettere in moto l’Unità tecnologica elementare occorreranno diversi giorni di lavoro. Tutti in attesa della perizia.
Nel frattempo in Sevel oggi sono tornati, per il secondo sopralluogo, i consulenti della procura di Lanciano, che indaga per omicidio colposo. I periti sono rimasti sul posto fino al tardo pomeriggio, per rilievi metrici e scatti fotografici. Erano accompagnati dai carabinieri della stazione di Atessa, presenti anche i consulenti dei sei indagati: i responsabili legale e della sicurezza di Sevel, Comau Fca e Sinergia.
I controlli si sono svolti lungo la linea delle fiancate sinistre, dove un castelletto di traslazione finì all’improvviso addosso al giovane manutentore, schiacciandogli la schiena.