
No per ragioni igienico-sanitarie e urbanistiche: così la Regione Abruzzo ha rilasciato parere negativo ai Sansifici Vecere di Treglio (Chieti) in merito al rilascio dell’Autorizzazione unica ambientale per proseguire l’attività per altri 15 anni. Lo ha detto il sindaco di Treglio, Massimiliano Berghella, che ne ha fatto una battaglia politica per la sua comunità.
Ospite al Tgmax, il sindaco ha ripercorso le ultime tappe della vincenda. “Alla conferenza di servizi, svolta il 30 gennaio scorso nella sede della Regione a Pescara, il Comune di Treglio aveva dato parere negativo per il problema delle emissioni in aria, per questioni igienico –sanitarie e di rispetto ambientale, per tutelare la salute pubblica”.
“Anche dalla Asl era giunto il parere ‘non favorevole’ – prosegue il sindaco – il sansificio può arrecare pericolo alla salute pubblica, dato che è classificato come industria insalubre di primo grado”. Sulla questione nel luglio 2017 c’è stata una sentenza di condanna, di primo grado, per l’amministratore unico della società Sansifici Srl a 6 mesi di arresto, convertiti il 40 mila euro di pena pecuniaria.

La ricomparsa del fumo dal camino ha buttato nello sconcerto la cittadinanza, “ma rischia di minare il rapporto di fiducia che la stessa dovrebbe avere con le istituzioni” precisa Berghella. “I cittadini sono tornati a lamentarsi, in questa circostanza, per l’odore acre ed il fumo. Inoltre l’azienda ha creato confusione e false aspettative negli imprenditori agricoli, dato che adesso, dopo il provvedimento regionale, ha dovuto spegnere il camino e smettere di ricevere sansa da destinare alla lavorazione”.
“La mia preoccupazione – fa presente ancora il sindaco – è di trovare ora una soluzione affinché non vengano penalizzati gli imprenditori agricoli e i frantoiani. Per questo motivo sono in contatto con l’assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe, e il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, con delega alle Attività produttive”.
“L’irresponsabilità dell’azienda – sottolinea Berghella – ha generato il caos. L’impianto di cui parliamo è classificato come insalubre di prima classe e secondo l’autorizzazione del 2011 si sarebbe dovuta delocalizzare, in accordo con l’azienda, che però non ha mai voluto sentire ragioni”.
Alla questione sansificio sono sensibili anche i comuni limitrofi, perché “interessa tutto il territorio e non solo il Comune di Treglio – conclude l’ospite – per questo sabato scorso c’è stata una riunione con i sindaci dei centri limitrofi, che condividono appieno la linea dell’amministrazione comunale di Treglio, sia nella necessità di trovare una immediata soluzione al problema che si è creato per i frantoiani, sia nell’avviare un inderogabile progetto di delocalizzazione. I sindaci inoltre chiedono un impegno immediato e un incontro in Regione per una soluzione condivisa ed efficace”.