
Il feretro di Alessandro Neri non c’è ma il cordoglio è tanto: a centinaia hanno partecipando alla cerimonia religiosa per il 28enne di Spoltore (Pescara) ucciso a colpi di arma da fuoco e trovato morto giovedì 8 marzo, in un canale alla periferia di Pescara.
La Santa Messa, celebrata nella chiesa di San Camillo De Lellis a Villa Raspa di Spoltore, si è aperta con uno struggente brano del The Precious Gospel Singers, coro di Pescara che ha preso parte al rito per volontà dei genitori del giovane.
Non è un funerale, il corpo di Alessandro non c’è: a suo ricordo una grande foto che lo ritrae sorridente è stata esposta davanti all’altare. Gli amici di Alessandro hanno indossato t-shirt con la foto del giovane e la scritta “un secondo per ricordarti una vita per dimenticarti”.
Alla cerimonia commemorativa ha partecipato anche la comunità venezuelana, con la bandiera tricolore blu, gialla e rossa.

In tanti hanno mostrato il proprio dolore ed il proprio affetto con abbracci alla mamma, il papà e i fratelli di Alessandro. “Aiutatemi a trovare il killer” è l’appello accorato della madre Laura Lamaletto. “Ve lo chiedo in ginocchio: aiutatemi a trovare il colpevole. Vi prego, per favore, non fate che mio figlio sia morto invano. Vi chiedo di aiutarmi a trovare chi ha fatto questo a mio figlio. Non ho sete di vendetta, nessuno della nostra famiglia ce l’ha”.
Le parole pronunciate tra le lacrime, “Vogliamo solo sapere la verità – ha aggiunto estremamente commossa – è giusto che si sappia perché ce l’hanno tolto in un modo molto cruento. Ale riposa in pace, ma ha bisogno della verità anche lui. Non facciamo cadere il buio e le tenebre intorno ad Ale, la verità deve venire fuori. Non piangete la morte di Ale, dovete ridere, come a lui farebbe piacere; non fate che mio figlio muoia una seconda volta”.
Anche all’esterno della chiesa la donna ha continuato a chiedere aiuto per trovare i responsabili alle persone che le si avvicinavano per esprimerle cordoglio.