Storia di marijuana e decotti

Non aveva una serra, come nel film del regista inglese Nigel Cole che impazzò nelle sale cinematografiche vent’anni fa, ma utilizzava il balcone di casa al centro del paese: Anna Piccoli, sessantenne ausiliaria specializzata in campo sanitario, coltivava le sue piante di marijuana alla luce del sole a Torricella Peligna (Chieti). Una passione, quella per “l’erba”, che l’ha messa nei guai con la giustizia: i carabinieri della Compagnia di Lanciano l’hanno, infatti, arrestata, sequestrando tutta la marijuana.

Ad accorgersi delle piante “sospette” erano stati alcuni cittadini, che hanno segnalato il caso ai militari dell’Arma. Scattate le indagini, i carabinieri del Nor, guidati dal capitano Massimo Canale, hanno condotto un’attività di osservazione in borghese, fingendo di distribuire volantini pubblicitari nelle abitazioni della tranquilla cittadina del Medio Sangro-Aventino.
Individuato l’obiettivo, sebbene il balcone con la coltivazione di marijuana fosse stato coperto, ieri pomeriggio i militari sono entrati in azione.
All’interno della casa della donna, su due balconi diversi al secondo piano, i carabinieri hanno rinvenuto 20 vasi contenenti piante di cannabis indica in fase di crescita, dell’altezza di oltre un metro ciascuna, e, nella credenza della sala da pranzo, due sacchetti con 50 grammi di marjuana già essiccata e pronta all’uso oltre un barattolo con 146 semi.
La sessantenne, arrestata, su disposizione del procuratore della Repubblica di Lanciano Mirvana Di Serio, è stata posta in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida; con gli inquirenti si è giustificata affermando di essere appassionata di “erba”, che utilizzava spesso per produrre decotti con finalità terapeutiche.
Accertamenti sono in corso per stabilire eventuali coinvolgimenti di altre persone e la destinazione dello stupefacente.