L’annuncio su Facebook

“Lo stop alle trivelle è una battaglia per la sovranità nazionale”. Con l’emendamento sulle trivelle al decreto semplificazioni approvato ieri dal Senato sono state “bloccate 150 trivellazioni petrolifere in Italia, che non vuol dire meno sviluppo, ma uno sviluppo diverso che crea più occupazione“. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, in un video su Facebook, aggiungendo: “Abbiamo aumentato le tasse di 25 volte per pagare le eventuali penali a quelli a cui sospendiamo le licenze, aumenteremo ancora”.
Secondo Di Maio “il nostro Paese ha bisogno di crescere, di rafforzarsi, di svilupparsi, ma uno sviluppo che non è quello a cui siamo abituati, ancorato al passato, ma uno sviluppo sostenibile, proiettato al futuro, più posti di lavoro, più opere, ma meno danni all’ambiente, alle persone, al Paese”. Infatti, ha spiegato, “dove esistono le trivellazioni, cioè in Basilicata e Sicilia, queste non hanno portato né ricchezza né benessere”, mentre “secondo dati Cresme” a fronte di un miliardo investito, nell’industria delle trivellazioni “si creano 500 posti” e “nelle rinnovabili fino a 13mila”.