[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=C_gzXnr9yL0[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 30 dicembre 2016 – Con un emendamento approvato nottetempo, nel corso dell’ultima seduta utile del consiglio regionale, l’Abruzzo ha salvato le sue sagre. L’Emiciclo ha sostanzialmente recepito le istanze delle pro loco, guidate dall’Unpli, che a Lanciano avevano fatto il punto sulle criticità emerse dalla nuova legge regionale n.22/2016 su sagre e feste popolari. Una legge di riordino, di cui il settore aveva certamente bisogno, a seguito del proliferarsi di manifestazioni che di tipico e locale avevano ormai poco a che fare o nulla, spesso associate a gravi carenze igienico-sanitarie alle quali la nuova disciplina ha dichiarato guerra, tramite le Asl. Il commento di Adele Amore, segretario Unione Province abruzzesi.
Se la legge fosse entrata in vigore senza l’emendamento approvato, la prima festa popolare a saltare sarebbe stata quella dedicata a Sant’Antonio uno dei più venerati in assoluto dagli abruzzesi. Insomma, assieme alle proco loco si salva anche il lavoro delle parrocchie: la legge entra in vigore dal primo gennaio ma durante il 2017 i vari enti Regione e Comuni dovranno adottare i rispettivi atti e regolamenti propedeutici per attuare concretamente la nuova normativa. Sei mesi il tempo concesso per gli adeguamenti e dal primo gennaio 2018 associazioni, pro loco e parrocchie non avranno più attenuanti in relazione ai nuovi parametri e requisiti su spazi, durata, prodotti e tutela della salute. Le conclusioni di Sergio Carafa, Unpli Chieti.
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