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Santa Maria Imbaro (Chieti), 25 agosto 2016 – Sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso ma gli investigatori non sembrano nutrire molti dubbi sulla morte dell’uomo, un rumeno di quarant’anni, avvenuta ieri sera nella vasca di irrigazione del Consorzio di bonifica, a Santa Maria Imbaro. Era andato a pescare, come faceva spesso, in quelle acque proibite e delimitate da recinzione, che l’uomo era solito scavalcare; l’ultima volta, però, gli è stata fatale: verosimilmente è caduto all’interno dell’invaso di cemento, a causa di un malore, senza riuscire a risalire a galla e annegando tra le alghe.
L’allarme è scattato ieri sera, intorno alle nove, su segnalazione della moglie che si è rivolta ai Carabinieri. Sul posto sono accorsi anche i vigili del fuoco che hanno lavorato con i sommozzatori per cercare di recuperare il corpo, trovato ormai senza vita alle sette di questa mattina, tra fango e alghe, dopo aver svuotato parte della vasca. La Procura di Lanciano ha aperto un’inchiesta.
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