Nel chietino

Un uomo di Vasto (Chieti), con variante Omicron sequenziata, e tre casi sospetti per una donna di Lanciano, un minore che frequenta la scuola a San Salvo e un residente del Pescarese: la nuova variante B.1.1.529 (Omicron) è stata sequenziata dal laboratorio CAST dell’Università di Chieti, a metà dicembre, dove sono emersi anche i tre casi sospetti.
Il caso di Vasto
Il tampone molecolare risultato positivo il 16 dicembre scorso appartiene ad un 52enne di Vasto. Dall’indagine epidemiologica, eseguita dalla Asl provinciale, è emerso che l’uomo, una settimana prima, era stato a Milano per assistere ad un evento sportivo. Aveva viaggiato in autobus. I sintomi accusati: febbre e cefalea.
Ne è scaturita da parte della Asl una massiva attività di testing, tramite l’esecuzione di tampone molecolare a tutti i possibili contatti, 88 persone: tutti sono risultati negativi. Il vastese, vaccinato con due dosi di Vaxzevria (Astrazeneca). Al momento del contatto era asintomatico.
I tre casi sospetti
Una donna di Lanciano, un minore che frequenta una scuola di San Salvo e un residente del pescarese: questi i tre casi sospetti di variante B.1.1.529 (Omicron) emersi nel laboratorio dell’università di Chieti il 16 dicembre scorso, oltre al caso sequenziato dell’uomo di Vasto.
Tosse e rinite i sintomi accusati dalla donna di Lanciano a metà dicembre, che si è sottoposta a tampone antigenico risultato positivo, con conferma del tampone molecolare eseguito nello stesso giorno. L’indagine epidemiologica ha individuato come contatti stretti i famigliari conviventi, marito e figlio, sottoposti a quarantena fino a oggi. La donna risulta vaccinata con 2 dosi di Comirnaty, non ha riferito viaggi né spostamenti recenti.
Lo studente minore, che frequenta un istituto scolastico di San Salvo, è risultato positivo a SARS-CoV-2 da un testing con tampone molecolare eseguito nell’ambito della sorveglianza disposta per la presenza di un primo caso Covid-19 tra i compagni di classe. In quarantena tutta la famiglia convivente fino a ieri.
Il terzo caso segnalato dal laboratorio di Chieti come sospetto di variante Omicron di SARS-CoV-2, su tampone molecolare, si riferisce ad un paziente domiciliato nel territorio di competenza della Asl di Pescara.
La circolazione del Covid nel Chietino
Per quanto attiene al monitoraggio della circolazione di SARS-CoV-2 nel territorio della Asl 02, i sanitari evidenziano un maggior numero di casi positivi nelle fasce d’età 0-19 anni e 30-60 anni, che rappresentano verosimilmente quelle non vaccinabili o che attualmente presentano bassi tassi di copertura vaccinale.
Dai dati degli ultimi 15 giorni, tale trend è riscontrabile anche in tutto l’ambito regionale.
Situazione pandemica nel Chietino a fine 2021
Il quadro epidemiologico della pandemia da SARS-CoV-2 nella provincia di Chieti, in linea con quanto si osserva a livello regionale e nazionale, ha mostrato negli ultimi giorni un nuovo incremento dei casi che, pur rimanendo circoscritti, confermano la ripresa della circolazione virale e suggeriscono il mantenimento delle attuali strategie di tracciamento, identificazione e monitoraggio delle catene di contagio, che ad oggi sono risultate efficaci. E’ quanto evidenzia il report sulla penultima settimana dell’anno.
Rispetto a quanto riportato nel file “monitoraggio sanitario” della Regione Abruzzo che al 26 dicembre scorso riporta un numero di casi attivi in ambito regionale pari a 9.105, di cui 8.940 a domicilio e 165 ricoverati in ospedale, nella Asl chietina il numero totale di casi attivi alla stessa data è pari a 1.613, di cui 1.568 a domicilio e 45 ricoverati presso strutture ospedaliere, con una prevalenza provinciale pari a 0,43%.
Resta costante l’attività di raccordo con i Sindaci del territorio, ai quali viene inviata con regolarità la relazione settimanale sulla situazione epidemiologica, oltre alle doverose comunicazioni quotidiane in ordine ai casi positivi di competenza territoriale di ciascuno. Continua inoltre, ed è di grande rilevanza per gli addetti ai lavori, l’interlocuzione con il Tavolo permanente “Salus et Spes” istituito dal Prefetto di Chieti per un’azione sinergica e coordinata tra istituzioni e Forze dell’Ordine per il controllo della pandemia sul territorio. A partire da metà gennaio si sono svolte 42 riunioni per l’organizzazione degli screening di massa e della vaccinazione COVID-19.