Domani in aula

La Commissione Lavoro della Camera dei deputati discuterà domani l’interrogazione del deputato abruzzese Camillo D’Alessandro di Italia Viva, capogruppo, sul caso Faist, l’azienda di componentistica automotive che qualche giorno fa ha smantellato la fabbrica di Lanciano, nella zona industriale di Cerratina, portando via macchinari ed impianti nottetempo.
“Il Ministero del Lavoro risponderà alla mia interrogazione, ma è solo il primo atto – annuncia D’Alessandro -. Il secondo riguarderà il Ministero dell’Interno. Il caso Faist rappresenta un pericoloso precedente, in sfregio ad ogni regola si portano via i macchinari e gli impianti, rompendo le relazioni sindacali in danno dei diritti dei lavoratori”.
Nell’interrogazione D’Alessandro, che è stato in visita al presidio dei lavoratori Faist il 5 febbraio scorso, chiede la convocazione di un tavolo, da attivarsi con il MISE e, soprattutto, come si intende “contrastare nelle sedi pertinenti la lesione dei diritti sindacali e dei lavoratori”.
Il deputato, inoltre, chiede conto del cortocircuito istituzionale che ha riguardato la Prefettura di Chieti.
Al Ministero dell’Interno D’Alessandro chiederà di “capire come sia stato possibile, di fronte alla richiesta del sindacato, non ottenere un incontro presso la Prefettura di Chieti”. Per il deputato abruzzese, così come per la Fim Cisl, lo svuotamento dello stabilimento è “avvenuto senza il rispetto delle procedure previste. A chi – chiede D’Alessandro – dovrebbero rivolgersi i lavoratori se non allo Stato? Se la stessa vicenda avesse riguardato una azienda con centinaia di lavoratori, ci sarebbe stata una attenzione diversa? Sarebbe ancora più grave. Si crea un precedente pericoloso per cui in Abruzzo possono chiudere, smantellare ed andarsene come e quando vogliono”.