La notizia

Lo chef Carmine Giuliani e il giovane cuoco Fabrizio Tucci dell’Istituto alberghiero “Marchitelli” sono i premiati alla seconda edizione del memorial intitolato a Giovanni Spaventa, che si è svolto a Villa Santa Maria (Chieti).
Spaventa, nato a Villa Santa Maria nel 1933 da una famiglia di cuochi, ne ha seguito le orme diventando un apprezzatissimo chef di cucina.
Un percorso professionale prestigioso il suo, che lo portò a lavorare dapprima in lussuosi alberghi della capitale, poi a Venezia, dove è stato per molti anni lo chef dell’hotel Cipriani. Tra i personaggi che hanno apprezzato i suoi piatti, si ricordano Margaret Thatcher, Ronald Reagan, Grace di Monaco, Sandro Pertini, Giulio Andreotti e Gregory Peck.
I premiati 2023
Il premio “Chef di cucina Giovanni Spaventa” quest’anno è stato conferito a Carmine Giuliani – chef dell’hotel Supporter di Fossacesia – per aver continuato e attualizzato, con etica e professionalità, il pensiero e la pratica culinaria di Giovanni Spaventa.
Il vincitore del Concorso regionale “Miglior allievo dell’Istituto alberghiero Ipssar di Villa Santa Maria”, che si è tenuto durante l’evento, è Fabrizio Tucci che si è aggiudicato il primo posto con il piatto Baccalà in due consistenze, mousse di Gregoriano e coppa di maiale.
La vittoria del concorso darà la possibilità al giovane cuoco di partecipare ai Campionati italiani della cucina, il prossimo 19 febbraio a Rimini.

Il commento del sindaco
“L’intento del memorial sin dalla sua ideazione – spiega il sindaco di Villa Santa Maria Giuseppe Finamore – è stato quello di dare importanza alla storia della grandissima tradizione culinaria del nostro paese. Tutti conosciamo l’istituto alberghiero e il suo prestigio, poi la Rassegna dei cuochi che è un’iniziativa di grande richiamo per il nostro territorio. È doveroso però conoscere anche quello che è stato, i personaggi che hanno caratterizzato la fama di Villa Santa Maria nel mondo. Ed è giusto tramandare la loro memoria alle nuove generazioni affinché i giovani ricordino bene le loro origini e si adoperino a far conoscere il più possibile le nostre ricchezze storiche, culturali e gastronomiche”.